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Vendita lavastoviglie online: l’offerta di Mistercucina

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SUGGERITI PER TE
Alcune delle domande ricorrenti del clienti sono
Quanti coperti ha una lavastoviglie?

I modelli di lavastoviglie da tavolo offrono una capienza che arriva fino a 6 coperti mentre i modelli standard da incasso o a libera installazione possono contenere da 9 a 14 coperti.

Quanta acqua consuma una lavastoviglie?

I consumi di acqua di una lavastoviglie variano da modello a modello. Molto infatti dipende dalla tecnologia dell’elettrodomestico ma anche dal programma di lavaggio che si sceglie. In media, una lavastoviglie per un ciclo di lavaggio può utilizzare dai 6 ai 15 litri di acqua. Ogni casa produttrice però specifica i consumi di acqua ed energia per ogni ciclo di lavaggio in base al programma scelto. Potrai quindi avere delle informazioni più accurate consultando le istruzioni dei modelli di tuo interesse.

Quando mettere il sale nella lavastoviglie?

Le lavastoviglie sono dotate di spie o simboli sul display che si accendono per segnalare quando è necessario ricaricare il serbatoio del sale.

A che cosa serve il sale nella lavastoviglie?

Il sale nella lavastoviglie serve a bilanciare la durezza dell’acqua evitando così che le particelle di minerali contenuti nell’acqua come calcio e magnesio si depositino nel cestello e intacchino il funzionamento dell’elettrodomestico.

Cosa succede se non si mette il sale nella lavastoviglie?

La mancanza di sale nella lavastoviglie può comportare alcuni difetti nel risultato del programma di lavaggio. Le stoviglie infatti potrebbero risultare opache mentre l’elettrodomestico consumerebbe più acqua ed energia elettrica. Il sale infatti non è un elemento opzionale bensì un componente fondamentale per permettere alla lavastoviglie di funzionare al meglio.

Quando mettere il brillantante nella lavastoviglie?

Come per il sale, su ogni lavastoviglie troverai una spia dedicata al brillantante. Quando la dose di prodotto presente nel serbatoio sarà esaurita la spia si accenderà per segnalarlo.



Come funziona una lavastoviglie

Se tutti noi conosciamo la funzione della lavastoviglie, non tutti sanno quali sono nel concreto le complesse operazioni alla base della pulizia impeccabile restituita da questo strumento. Ma avere una conoscenza (perlomeno sommaria) del funzionamento della lavastoviglie permette di acquisire quella consapevolezza in più che porta ad applicare comportamenti corretti per la manutenzione dell’apparecchio. Di seguito riportiamo una breve spiegazione sulle componenti della lavastoviglie e sulle fasi del processo di lavaggio, che sono le stesse per gran parte delle lavastoviglie presenti sul mercato.

 

I componenti di una lavastoviglie

Qual è la struttura interna di una lavastoviglie? Ecco i componenti principali che la compongono:

  • valvola di aspirazione: permette l’ingresso dell’acqua dall’impianto idrico nella lavastoviglie, generalmente è posizionata dietro la placca metallica sul fondo esterno della vasca.

  • resistenza: dispositivo di metallo in grado di convertire l’energia elettrica in energia termica per riscaldare l’acqua alla temperatura impostata. Alcuni apparecchi presentano una serpentina riscaldante al posto della resistenza, che ha la stessa funzione. Grazie a questi dispositivi la temperatura dell’acqua può arrivare fino a 60-70°, temperature che non potremmo sopportare nel lavaggio manuale delle stoviglie.

  • pompa: macchina operatrice che può sia alimentare i getti interni per la pulizia delle stoviglie, sia agevolare il transito dell’acqua durante il processo di scarico. La pompa è regolata da un programma che apre e chiude le valvole a seconda delle esigenze, in modo da spingere sempre l’acqua nella direzione corretta.

  • bracci irroratori: cavi che permettono la circolazione interna dell’acqua. Riescono a diffondere il getto in maniera omogenea grazie alla forza di pompaggio che genera la loro rotazione. I residui di cibo e sporco possono ostruire i fori che erogano l’acqua nella vasca, motivo per il quale occorre smontare e pulire i bracci regolarmente.

  • galleggiante e interruttore di livello. Il galleggiante rileva il livello dell’acqua all’interno della lavastoviglie. È un dispositivo che si trova sul fondo, e man mano che l’acqua si accumula nella vasca, il galleggiante si solleva fino ad attivare l’interruttore di livello quando l’acqua raggiunge una certa altezza. In questo modo si prevengono allagamenti perché la lavastoviglie interrompe l’immissione dell’acqua.

 

Le fasi di lavaggio

Come avviene invece una fase di lavaggio in una lavastoviglie? Vediamone i passaggi:

  • prelievo dell’acqua dalla rete idrica e collocazione nell’apposita vasca posizionata sul fondo dell’apparecchio;

  • riscaldamento dell’acqua nella vasca per mezzo di una resistenza elettrica;

  • apertura dello sportellino del detersivo e miscelazione dello stesso all’acqua, con formazione della soluzione igienizzante;

  • la soluzione detergente passa attraversi i bracci irroratori, che grazie alla pressione di pompaggio distribuiscono l’acqua con una forza sufficiente per agire su tutte le stoviglie;

  • scarico dell’acqua sporca attraverso una pompa apposita;

  • risciacquo: si ripete la procedura di lavaggio ma questa volta l’acqua viene irrorata senza l’aggiunta di detersivo, in modo da rimuovere qualsiasi residuo di sporco e detergente presenti sulle stoviglie;

  • scarico del secondo ciclo d’acqua.

 

Lavastoviglie online: tipi di prodotti in commercio

Con un assortimento di lavastoviglie tanto vasto, trovare l’apparecchio giusto per la propria cucina diventa davvero semplice. Anche lo spazio non è più un problema, grazie alla presenza di molti modelli a scomparsa in grado di ottimizzare lo spazio disponibile. Andiamo a vedere quali sono i tipi principali di lavastoviglie, in cosa si distinguono e come effettuare la scelta giusta.

 

Libera installazione

Le lavastoviglie a libera installazione possono essere posizionate in qualunque spazio libero della cucina, purché vi sia un attacco dell’acqua. Nonostante la collocazione libera sia utile per estrarre facilmente l’apparecchio per la manutenzione, bisogna considerare che non si inserisce con naturalezza sotto il piano di lavoro e questo potrebbe rendere l’ambiente più disordinato. L’apparecchio non sarà conforme al resto della cucina sotto il profilo dell’arredamento, ed essendo più ingombrante non si presta a essere inserito in piccole cucine. Tuttavia, non mancano vantaggi quali il prezzo conveniente, la facilità di installazione e la possibilità di essere spostata facilmente insieme al resto della mobilia in caso di trasloco.

 

Da incasso

Gli apparecchi da incasso sono progettate per integrarsi con il mobile della cucina, e spesso possono essere abbinate a un pannello coordinato, con un guadagno considerevole in termini di spazio e ordine. Inoltre, sono meno rumorose perché sono contenute in uno spazio chiuso. Esistono due tipi di lavastoviglie così fatti:

  • lavastoviglie a scomparsa totale. È un apparecchio completamente invisibile all’interno della cucina, in quanto lo sportello si aggancia a quello della cucina in modo che una volta chiusa la lavastoviglie questa apparirà come parte integrante della cucina.

  • lavastoviglie a scomparsa parziale. Questo modello lascia visibile lo sportello frontale, dove sono generalmente presenti i tasti e le spie per i comandi dell’elettrodomestico. Il risparmio in termini di spazio è lo stesso, dato che si tratta comunque di un modello a incasso, ma l’elettrodomestico sarà visibile dall’esterno.

Rispetto alla lavastoviglie a libera installazione, l’opzione a incasso è più costosa e richiede un intervento di montaggio più elaborato, soprattutto se c’è bisogno di un idraulico e si rende necessario collegare le linee dell’acqua. In generale, dato che l’elettrodomestico va incassato, le modifiche per adattare lo spazio possono prevedere costi maggiori.

 

I consumi di una lavastoviglie

La quantità di energia consumata da una lavastoviglie per effettuare un lavaggio cambia da modello a modello. In media il consumo di un ciclo di lavaggio è di 2,5 kWh ma le tipologie più moderne di questo elettrodomestico hanno raggiunto dei livelli di consumo bassissimi. Una lavastoviglie di classe A ad esempio arriva a consumare 55 kWh per 100 cicli di lavaggio. Si tratta quindi di soli 0,55 kWh per un lavaggio. Molta differenza la fa anche il programma che si sceglie. Solitamente quello che ha un consumo minore è l’ECO ormai presente su quasi tutte le lavastoviglie. Ogni modello poi ha una sua classe energetica e per risparmiare sarebbe bene scegliere preferibilmente una lavastoviglie di classe A.