Piano cottura: meglio il piano a induzione o quello a gas?
Piano cottura: le risposte alle vostre domande
Qualche settimana fa abbiamo condiviso sulla pagina Facebook di Mistercucina un articolo del nostro sito sulle caratteristiche dei diversi piani cottura. Dopo qualche ora il post è stato letteralmente inondato di commenti, condivisioni, domande. Si va da chi ha voluto portare la sua esperienza fino agli utenti che hanno fatto delle domande ben precise.
A incuriosire maggiormente i nostri follower è stato soprattutto il piano cotture a induzione, che continua ad avere sempre più estimatori.
Le curiosità e le domande che ci avete posto sono state davvero tante e a qualcuno abbiamo risposto direttamente. Ma, come succede nella frenesia dei social, si corre il rischio di lasciare inevasi dei dubbi o degli interrogativi.
Per questo, abbiamo pensato di raccogliere tutte le domande che ci avete fatto in questo articolo, sperando di rispondere in maniera esaustiva a tutte le vostre richieste e curiosità.
Piano cottura a induzione con cappa integrata Elica
Quanto consuma un piano cottura a induzione?
La domanda che avete posto con più frequenza è quella che riguarda i consumi energetici del piano cottura a induzione.
C’è chi si preoccupa di non avere la potenza necessaria a far lavorare più di un elettrodomestico insieme (cucina e forno o lavatrice e cucina, ad esempio) e chi non vorrebbe veder lievitare di parecchio la bolletta dell’energia elettrica.
Bene, possiamo affermare che, rispetto a un fornello a gas tradizionale, un piano cottura a induzione è più conveniente se consideriamo che la sua resa energetica arriva al 90% contro il 40-55% del fornello a gas, a causa della dispersione termica.
Per avere una reale convenienza, però, è necessario utilizzare una pompa di calore e staccare definitivamente il servizio di gas metano, eliminando anche tutti i costi fissi.
Devo aumentare la potenza elettrica?
Riguardo alla necessità di dover aumentare la potenza elettrica nel caso di piano a induzione, naturalmente dipende da quante zone cottura si usano contemporaneamente, perché è facile superare i 3 kW classici.
Alcuni piani cottura consentono di limitare l’assorbimento massimo, proprio per evitare un distacco della corrente ma, per non correre rischi, è consigliato un aumento di potenza a 4,5 o addirittura 6 kW.
Per quello che riguarda i costi, dipende dal gestore di energia che avete scelto.
Piano cottura a induzione con cappa integrata Foster
Con un piano a induzione devo cambiare le pentole?
Un’altra delle domande più frequenti che ci avete posto su Facebook è quella che riguarda la necessità o meno di usare pentole apposite per il piano a induzione.
Ebbene sì: per cucinare con una cucina con piano a induzione è necessario che le pentole abbiano un fondo piatto e uno strato inferiore metallico, per riuscire ad attivare il campo magnetico.
Questo non significa che devi buttare tutte le tue pentole, ma è importante che non siano di rame, terracotta, vetro, ceramica o alluminio. Per vedere se la pentola è adatta al piano a induzione puoi fare la prova con una calamita: se si attacca al fondo, allora puoi tenerla.
Come si pulisce un piano di cottura a induzione?
E veniamo alla pulizia, una delle attività meno amate da chi cucina. Il piano cottura a induzione è tutto liscio, quindi si pulisce in pochi secondi, senza dover scrostare manopole o griglie.
L’unica accortezza che bisogna tenere è quella di evitare di graffiarlo con spugne o prodotti troppo abrasivi. Se non ci sono incrostazioni basta anche un semplice panno in microfibra umido, altrimenti andrà bene anche del normale detersivo per i piatti. In caso di sporco incrostato, invece, meglio ammorbidirlo con dell’acqua e poi raschiarlo con l’apposito raschietto in dotazione.
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Quali sono gli altri vantaggi del piano a induzione?
Oltre al design pulito ed elegante e alla facilità di pulizia, il piano cottura a induzione ha molti altri vantaggi. Proviamo a elencarne qualcuno:
Cuoce rapidamente
Cucinare su un piano a induzione significa dimezzare i tempi di cottura perché non c’è dispersione di calore e perché è possibile impostare diversi livelli di temperatura. Con la funzione booster presente in quasi tutti i modelli, si possono impostare anche i tempi di cottura.
È più sicuro
Non essendoci fiamme né utilizzo di gas, va da sé che il piano a induzione sia più sicuro. Inoltre, la superficie in vetroceramica si mantiene fredda intorno alle pentole e riduce il rischio di scottature.
Impatto ambientale minimo
Per coloro che sono attenti anche all’ambiente, basti pensare che il piano di cottura a induzione non immette nell’aria anidride carbonica come quelli a gas, producendo un impatto ambientale di gran lunga minore.
Una cosa è certa e ce lo confermano i tanti commenti ricevuti: chi prova un piano a induzione non torna più indietro!